Data dell’articolo
15 Ott 2022
Tag
Dipavali
Data dell’articolo
15 Ott 2022
Tag
Dipavali
Dopo lo stop imposto dalla pandemia è tornato ad emozionare tutta Roma il Dipavali Festival, la “Festa della Luce” che porta in città i colori, l’atmosfera e l’energia della spiritualità indiana.
L’evento, organizzato dall’Unione Induista Italiana, ha avuto luogo l’11 novembre presso l’Auditorium della Conciliazione ed ha dato vita ad uno spazio di multiculturalismo. Oltre ai maggiori esponenti dell’induismo in Italia erano presenti molti appassionati e curiosi di questa festa indiana che celebra la luce.
Una volta all’interno dell’Auditorium si è immersi subito in un ambiente gioioso e ricco di sorrisi.
“Per noi il Dipavali è una festa fondamentale nella quale abbiamo, tra l’altro, l’opportunità di conoscerci meglio all’interno della comunità. Oggi abbiamo portato insieme una pluralità di culture ed etnie unendo gli induisti italiani, quelli dello Sri Lanka, dell’India, di Mauritius e del Bangladesh. Ci sono anche i Sikh, che condividono con noi questa festività” spiega Shuddhananda, una rappresentante dell’UII.
Vicino alle decorazioni floreali adornate da lumini, tipiche di questa tradizione, si incontrano i sacerdoti appartenenti alla casta dei bramini che accolgono il pubblico con un rituale di protezione e purificazione. Dopo aver recitato alcuni mantra applicano – su chi lo desideri – il tilaka, il caratteristico segno rosso portato sulla fronte dai fedeli induisti. Uno di questi sacerdoti bramini, venuto per l’occasione da Firenze, spiega che il Dipavali è una festa particolarmente amata perché “simboleggia come attraverso la luce possiamo dissolvere le tenebre. Se camminiamo nell’oscurità non possiamo vedere, ma con una piccola luce possiamo trovare la nostra strada.”