Data dell’articolo
15 Apr 2022
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15 Apr 2022
Nel Cielo induista svetta, con il tocco ora possente ora delicato del vento, il divino Signore Hanuman.
Conosciuto anche come Anjaneya, Maruti, Bajrangbali, Hanuman è un’incarnazione del Signore Shiva e figlio del vento, Vayu.
Figura affascinante e spesso travisata accoglie su di sé la devozione appassionata di milioni di fedeli induisti in India come nel resto del mondo.
Nella ricorrenza della nascita, jayanti, vi consigliamo la lettura o, per alcuni, la rilettura di un bel testo “Hanuman. Storie di amicizia e lealtà”, curato da Basant K. Gupta, già ambasciatore dell’India a Roma, e da sua figlia Aditi per la Casa Editrice Laksmi.
Per gli affezionati della Laksmi, Basant Gupta è un autore ormai noto, grazie alla trilogia ispirata al Signore Rama. In “Hanuman. Storie di amicizia e lealtà” gli autori propongono una traduzione libera di versi in lingua avadhi e in lingua sanscrita dedicati alle gesta eroiche e alle simpatiche avventure che costellano l’esistenza di Hanuman, dall’infanzia fino alle peripezie narrate nel Ramayana.
In questo testo, Egli costituisce lo snodo centrale nelle vicende del Signore Rama: il lungo esilio, la liberazione di Sita Devi dal demone Ravana, il ritorno ad Ayodhya.
Il Signore Hanuman è l’emblema della devozione pura, dell’abbandono totale a Dio, e dell’umiltà assoluta in assenza di ego. È una testimonianza di ciò che possiamo raggiungere nella nostra vita diventando devoti totalmente dediti a Dio, schierandoci con le forze del bene, aiutando i deboli con autocontrollo, con una fede incondizionata e con un totale abbandono.
Hanuman rappresenta la mente umana nella sua ricerca della conoscenza di sé. La mente umana, sottile e impercettibile, è simile al vento, vayu, sempre in movimento con pensieri tempestosi ed esplosioni appassionate.
Nel Ramayana, Hanuman è ritratto come il figlio di Vayu, il Dio del Vento. Questo gli dà forza illimitata, velocità di movimento e potere infinito di cambiare forma e dimensione.
Poteva diventare piccolo come un’ape e grande come una montagna. Poteva coprire l’enorme distanza tra la terra e il cielo in un lampo: una figura con poteri spettacolari, un eroe fuori dal comune e dalla forza smisurata. Sommo sapiente, yogin e devoto eccelso.
In lui è presente il connubio ideale di Shakti – che simboleggia forza, iniziativa eroica ed eccellenza assertiva – e bhakti – che significa amore devozionale – nei confronti di Rama.
Hanuman è anche conosciuto come Sankatmochana, “Colui che libera dall’afflizione e dalle difficoltà”.
Con questo ultimo suo appellativo, vogliamo rivolgergli una preghiera affinché possa rendere possibile ciò che sembra impossibile, possa trasformare l’egoismo in amicizia, la guerra in pace ! In questi tempi bui possa far soffiare il vento della conoscenza, dell’amicizia e della non violenza!