ore: 20:45 – 22:15
presso il Convento di San Bernardino Verona (sala Morone)
Stradone Antonio Provolo, 28, 37123 Verona VR
“La cura della casa comune”
Incontri per la città
con Svamini Hamsananda Ghiri
10:00
Verona, Verona
Proseguono gli appuntamenti con il Festival dell’Oriente. Questa volta sarà a Roma: il 21, 22 e 25 e ancora il 28, 29, 30, aprile e 1 maggio
-aaa--presso il Centro culturale Dar Al-Hikma – ore: 18.00-20.00 – Via Fiocchetto 15 Torino
Lo Shaykh Moinuddin Chishti è uno dei grandi maestri del sufismo e la sua tomba a Fathpur Sikri è meta di pellegrinaggi non solo di fedeli musulmani, egli è autore di numerosi testi sulla medicina tradizionale del Profeta e il libro di riferimento della serata è l’unico tradotto in italiano.
Il ciclo di incontri è organizzato dall’Accademia ISA (Accademia di Studi Interreligiosi) e dal Centro Culturale Dar al Hikma in collaborazione con la COREIS (Comunità Religiosa islamica) Italiana, con il patrocinio della Circoscrizione 7, del Comune di Torino e della Regione Piemonte.
La conoscenza dei principi delle arti sacre indiane attraverso cui si evidenziano i tratti di un’intera cultura tradizionale e religiosa propria dell’India e i suoi i valori educativi espressi dalla filosofia di Gandhi
-aaa--Incontri di arte e intercultura
MUSICA, DANZA, CANTO
Tre incontri con il mondo delle arti indiane: musica, danza, canto, tre differenti linguaggi artistici che sono accumunati da profondi significati filosofici e spirituali, e valori educativi. Da Oriente a Occidente, la spiritualità e la religiosità trovano espressione nel linguaggio artistico di tutti i popoli.
L’arte unisce, è un linguaggio universale e nella cultura indiana ha raggiunto livelli di grande sublimazione. In ogni incontro, introduzione ad aspetti culturali e filosofici ed esperienze pratiche.
Dalla filosofia dell’induismo principi etici per il processo educativo, quali la non violenza, la convivenza pacifica, il rispetto della donna nella visione di Gandhi.
-aaa--Dal Gange al Po
La campagna emiliana bagnata dal fiume Po è, da tempo, terra di forte immigrazione indiana. Qui Krishna, figlio di un brahmino, lavora come mungitore in un piccolo allevamento di mucche da latte. Il contatto quotidiano con la terra e gli animali riporta spesso la sua mente agli anni dell’infanzia in India, caratterizzata da un clima familiare di grande rispetto per la natura. La stessa vicinanza al Po, lo scorrere lento e maestoso delle sue acque, evoca in Krishna qualcosa della sacralità del Gange. Krishna ha un buon rapporto con la gente del posto anche se, a volte, ricordi, tradizioni e convinzioni personali lo isolano un po’ dagli altri. Quando la sua vita sembra comunque indirizzarsi verso la felicità, anche grazie all’amore di una ragazza russa che lavora come badante, il rifiuto di accettare la macellazione degli animali improduttivi, dovuto alla sua cultura, spinge Krishna a drammatiche decisioni. Ambientato tra la Pianura Padana e l’India, il film è liberamente ispirato a reali esperienze di vita di immigrati indiani.
-aaa--Proseguono gli appuntamenti con il Festival dell’Oriente. Questa volta sarà a Roma: il 21, 22 e 25 e ancora il 28, 29, 30, aprile e 1 maggio
-aaa--L’attitudine alla non violenza negli insegnamenti del Mahatma Gandhi. La vita e l’opera di Gandhi.
La scuola come luogo e strumento di educazione al rispetto di ogni essere e forma di vita.