ATTIVITÀ
Il tema nasce dalla constatazione che oggi la globalizzazione non sia un’apertura delle frontiere, politiche e mentali, per favorire la circolazione delle culture e delle idee; ma si limiti ad essere una questione di mercati che libera la circolazione delle merci e della mano d’opera a basso costo. Inoltre, la globalizzazione si esprime come una “occidentalizzazione” (o, se si preferisce, una “capitalizzazione”) del mondo in quanto dappertutto si impongono modelli di vita e sistemi di pensiero nati in occidente, in una omogeneizzazione che non tiene conto della storia e della cultura dei vari popoli . E la sensazione è che molti fondamentalismi violenti rappresentino un tentativo di resistenza a questo stato di cose. La domanda che ci poniamo è: quale ruolo le religioni possono avere in questo contesto? Esse infatti possono mettersi in dialogo e confrontare le varie spiritualità arricchendosi a vicenda – oppure (come purtroppo spesso succede) possono essere strumenti su cui si
basano i fondamentalismi, provocando miscele esplosive.
Programma
Saluti di
Giovanni Maria Ferraris (Presidente del Consiglio Comunale della Città di Torino)
Valentino Castellani (Presidente Comitato Interfedi della Città di Torino)
Pastore Paolo Ribet (Chiesa Valdese, Torino)
Relazioni introduttive
Paolo Naso (Università La Sapienza, Roma)
Federico Avanzini (Centro Teologico, Torino)
Seguono comunicazioni e dibattito
Partecipano i rappresentanti di :
Chiesa Cattolica, Chiesa Valdese, Comunità Ebraica, Comunità Islamica, Unione Induista Italiana, Unione Buddista Italiana, Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni, Fede Bahà’i
Partecipano inoltre altri religiosi ed esperti.
Moderatore Giuseppe Valperga (curatore di Ecumenica).
Il Convegno usufruisce del contributo dell’otto per mille della Chiesa valdese
Il Convegno è aperto al pubblico