ATTIVITÀ
Festa di Ganesha (Ganesha Caturthi)
Come ogni anno si è celebrata la Ganesha Chaturthi. Migliaia sono stati i devoti provenienti da tutta Italia e dall’Europa. Più di cento le comunità induiste presenti che hanno avuto la possibilità di incontrarsi nella preghiera e nella devozione. Patrocinato dalla Regione Liguria, dalla Provincia di Savona e dal Comune di Altare, l’evento è stato presenziato dal Prefetto di Savona Gerardina Basilicata, da Rosalba Garello in rappresentanza della Questura di Savona, dal Sindaco del Comune di Altare, Davide Berruti e dal Maresciallo dei Carabinieri di Altare, Alessandro Parisi. Due gli ospiti d’eccellenza: l’Ambasciatore dell’India in Roma, Shri Basant K. Guptaji e il Console Generale dell’India, Shri Manish Prabhatji. Tra le autorità religiose presenti: Paramahamsa Svami Yogananda Giri, Mahant del Gitananda Ashram Matha; Svamini Hamsananda Giri, Vicepresidente dell’Unione Induista Italiana; Svami Satmitranand Ji, rappresentante europeo della Divya Jyoti Jagrati Sansthan.
A partire dalle prime ore dell’alba i devoti hanno intrapreso un lungo pellegrinaggio per raggiungere il monastero induista Gitananda Ashram, tra i più noti d’Europa. Intonando canti e inni dedicati a Ganesha, molti devoti hanno scelto di percorrere a piedi, come forma di padayatra, i diversi chilometri di strada nel bosco, l’unica possibile per arrivare al tempio. La giornata è stata scandita da momenti rituali con preghiere, puja, visite al tempio e l’homa officiato da due pandit giunti appositamente dall’Inghilterra. La parte centrale del giorno è stata caratterizzata dai saluti e dai discorsi delle Autorità religiose e civili intervenute. Particolarmente toccante è stato il discorso di Paramahamsa Svami Yogananda Giri, Mahant del Gitananda Ashram, il quale ha sottolineato l’importanza di celebrazioni come queste, auspicando una solidarietà e unità sempre maggiori tra tutte le comunità induiste ed evidenziando inoltre il valore della pace e della capacità di superare, con l’aiuto di Ganesha, il peggiore dei mali: l’egoismo. A ciò è seguita una grande processione con la murti di Ganesha, accompagnata dal suono degli strumenti musicali, dai bhajan e dalle preghiere. La parte finale della giornata è stata dedicata all’arte con danze devozionali e con le danze eseguite dai bambini delle varie comunità induiste italiane. Ganesha è l’espressione divina che rappresenta la saggezza e la capacità di superare ogni ostacolo. In questa giornata così speciale, i numerosi devoti, con un’unica voce, hanno pregato per il bene comune, affinché cessino i conflitti e le guerre. Si sono invocate la pace, l’unità e l’amicizia tra i popoli. Come afferma un passo delle sacre Scritture indù: l’intera umanità è una sola famiglia.