Appello alla nonviolenza - Induismo
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Appello alla nonviolenza

L’Unione Induista Italiana – Sanatana Dharma Samgha si unisce al cordoglio per le vittime degli attentati alle due Moschee in Nuova Zelanda.

La comunità induista tutta si unisce alle preghiere per le vittime e per i loro cari, perché crede fermamente nel valore della preghiera e nel diritto di poterla esprimere in piena sicurezza e libertà.

L’atto compiuto nel momento di massima comunione con il sacro non solo è deprecabile, ma è un segnale allarmante della deriva valoriale e umana a cui si sta assistendo.

Non una dunque, ma cento, mille le preghiere che si innalzeranno con voce ancora più forte, in questi attimi di commozione, per giungere alla Sorgente divina variamente chiamata, ma soprattutto per rinsaldare l’unione e la vicinanza alle sorelle e ai fratelli di tutte le fedi religiose.

Diverse possono essere le lingue e i nomi, ma la forza della preghiera è la stessa e medesima.

“Qualunque cosa renda l’uomo muto o cieco,

tutto ciò che ora affligge la testa

espelliamo con la nostra preghiera.

Il dolore che dilania le membra, che distrugge le membra,

il dolore che pulsa in ogni parte,

tutto ciò che ora affligge la testa

espelliamo con la nostra preghiera.”

(Atharva-veda)