L’8 marzo 2020, in occasione della Giornata internazionale della donna, l’Unione Induista Italiana dedica una preghiera a tutte le donne, alla risoluzione della contingente emergenza sanitaria e all’etica della cura. |
Fino a poche settimane fa, fervevano i preparativi delle miriadi di iniziative, sparse su tutto il territorio nazionale, per la ricorrenza annuale della giornata internazionale della donna. Una celebrazione importante, di respiro sempre attuale, per riflettere e interrogarsi sull’universo femminile nella sua totalità, sulle conquiste, sulle sfide e i traguardi ancora disattesi. Tuttavia, la contingente emergenza sanitaria, causata dalla diffusione del Covid-19, ha imposto un cambio di rotta, invitando tutti a evitare al massimo gli assembramenti e, di conseguenza, ad annullare tutti gli appuntamenti in programma. Come Unione Induista Italiana, dopo aver sospeso già da subito le attività e le funzioni religiose di gruppo, anche durante un’importante ricorrenza quale la Shiva Ratri, abbiamo scelto domenica 8 marzo di unirci tutti in preghiera, ciascuno nella propria casa. Un momento di raccoglimento per rivolgere una preghiera per chi si è ammalato, per le famiglie che hanno perso i propri cari, una preghiera affinché si risolva presto questa situazione. Ma vogliamo anche dedicare un pensiero e un sentimento di profonda gratitudine per tutti i medici, gli operatori sanitari, la protezione civile e lo Stato, i volontari e gli altri che sono in prima linea per combattere questa battaglia che ci coinvolge tutti. Crediamo, infatti, che questo virus che si diffonde a grande velocità e che ha toccato indiscriminatamente tante parti del mondo abbia fatto emergere chiaramente un senso di fragilità umana che ci accomuna tutti, che ci porta a riscoprirci fratelli e sorelle nella gioia e nel dolore, di fronte alla sofferenza, alla difficoltà, al timore della perdita. In questi tempi, questo ci ricorda il valore della solidarietà, del servizio disinteressato, della coesione e della complicità umana e sociale. In fondo, forse ci suggerisce anche un altro aspetto importante: non dare nulla per scontato, bensì riappropriarsi dell’importanza e dell’unicità di ogni attimo con se stessi, ma anche con le persone che si amano, perché ogni attimo è prezioso per poter cambiare ed essere persone migliori; ogni attimo potrebbe essere l’ultimo in cui abbiamo l’opportunità di ringraziare chi ci ha donato la vita, chi in questo lungo percorso ci accompagna, ci educa, o chi, per chi crede, ci avvicina al Divino. Insomma, approfittiamo di questi momenti per interrogarci su quali siano le vere priorità. Senza dimenticare che questo appello a una preghiera per il bene comune nasce nella giornata dedicata alle donne, vogliamo ricordare alcune delle qualità femminili che ci possono aiutare a mantenere la fiducia e alleviare l’apprensione. Cara alla tradizione shakta, dell’induismo è la rappresentazione del Divino come Madre; una Madre che accoglie, nutre e offre rifugio, che dona e mostra un senso di servizio e dedizione incondizionati, ma, al contempo, è simbolo di una potenza invincibile, si pensi a Durga, Colei che non può essere sconfitta, l’indistruttibile che protegge la vita. |
In questa celebrazione dell’8 marzo, rivolgiamo l’augurio che si possa capovolgere il paradigma che accetta che la donna sia sempre un passo dietro all’uomo -letteralmente e figurativamente!- o che questi due mondi siano in opposizione, in competizione, ma possano finalmente vibrare all’unisono per favorire il movimento sincrono della vita.
Ecco dunque che come omaggio al Femminile presente in ogni donna e come aiuto in questa situazione di difficoltà, esortiamo ad affidarci al pensiero e all’abbandono a questa Forza tale per cui ognuno di noi può divenire per l’altro sollievo e refrigerio. Può farlo sentire amato e mai solo. È una battaglia che si vince insieme e dalla quale dobbiamo uscire più consapevoli, maturi: esseri umani migliori!
Una giornata dedicata a pregare per tutte le donne che curano, insegnano, vivono, per tutte coloro che non ce l’hanno fatta perché vittime della violenza maschile, per tutte coloro che ce l’hanno fatta. Ci auguriamo che le nostre preghiere possano generare forza e fiducia in tutte le donne e negli uomini per combattere sempre per il rispetto e la dignità di ciascun essere vivente, contro ogni forma di violenza o sopruso.
Felice giornata internazionale della donna!